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Intervista a Carlo Vanzini

4 chiacchiere con… @CarloVanzini, la voce @SkySportF1HD della Formula Uno (ma molto + da vicino)

A pochi giorni dall’inizio della stagione 2013 di Formula Uno, la Nazionale Piloti ha intervistato per voi Carlo Vanzini, la voce narrante dei Gran Premi di Formula Uno per Sky, che dal 2013 sarà l’unica emittente televisiva che trasmetterà in Italia tutti i 19 weekend in diretta con 10 in esclusiva (Australia, Malaysia, Bahrain, gli storici di Montecarlo, Silverstone, Nurburgring e Spa, Corea, India e Abu Dhabi) e 9 in contemporanea con un’altra emittente in chiaro (Rai).
Non solo la conferenza del giovedì, prove libere, qualifiche e gare di Formula Uno ma anche tutta la Gp2, la Gp3, ovvero i campionati propedeutici che negli ultimi anni hanno sfornato talenti del calibro di Sergio Perez, Lewis Hamilton, Nico Hulkenberg, Pastor Maldonado e i debuttanti Esteban Gutierrez, Valtteri Bottas, Giedo Van Der Garde, Jules Bianchi e Max Chilton.Allacciate le cinture. Si parte…La nuova stagione ormai alle porte potrà essere tutta seguita in diretta solamente su Sky. Inoltre per la prima volta in Italia ci sarà Sky Sport F1 HD, un canale completamente dedicato alla F1 e alle categorie propedeutiche come Gp2 e Gp3. Che cosa prometti ai tifosi e ai possibili “abbonandi”?“Stiamo vivendo un cambiamento epocale. Per noi che lavoriamo a SKY e per i nostri abbonati. Per la prima volta potranno seguire la F1 come non l’hanno mai vista e sono sicuro che saranno proprio loro i nostri primi “testimonial” verso chi non ha SKY. Lavoreremo con la tecnologia, il linguaggio, i social e la nostra passione, per coinvolgere più spettatori, con qualità diverse rispetto al passato. Saremo noi gli occhi e le orecchie degli abbonati in pista, con il non facile obiettivo di rispondere alle domande e alle curiosità prima che arrivino nella testa della gente. Vivremo la F1 a 360 gradi con prove libere, qualifiche gara, gare di contorno o propedeutiche, conferenze stampa in diretta e perché no, partite di calcio live dei piloti, un modo per viverli in un mondo e in un modo diversoAvremo My SKY e SKY Go per registrare o far partire il GP quando vuoi tu o vederlo ancora finalmente dove vuoi tu, anche in treno”Tra pochi giorni ci sarà il famoso “primo giorno di scuola” della F1: in che modo prevedi si evolverà la stagione?
“Spero in modo fantastico come è stato nel 2007 e 2008 per restare negli anni in cui eravamo presenti come SKY, ma direi che finali intensi come 2010 e 2012 sono da augurare per chi come noi ama lo spettacolo fino all’ultima bandiera a scacchi. Credo sarà combattuto con più protagonisti. Red Bull e McLaren partono un gradino sopra agli altri ma sono sicuro che ci divertiremo.”

Parlando invece delle altre scuderie: per te, quale sarà la sorpresa 2013?
“Sarebbe una sorpresa a metà vedere Lotus giocarsi il titolo. Ha dimostrato di poter stare con le migliori scuderie, ma ancora le mancava qualcosa ossia malizia, esperienza e quanto serve per essere lì, davanti a tutti. Il team non può che essere cresciuto anche se resta l’incognita Grosjean. Adesso tutti sanno che va dallo psicologo mentre lui sa che non gli si perdoneranno eventuali incidenti anche se non per colpa sua. Poi sono proprio curioso di vedere Mercedes, nel 2012 velocissima sul giro secco, ma inguardabile e inguidabile in gara. Se ha migliorato la gestione delle gomme può inserirsi nella lotta. Mi ha ben impressionato Force India”

Hai avuto la possibilità di commentare già 3 stagioni nel recente passato: qual è il ricordo personale che ancora oggi ti emoziona di più?
“Indubbiamente la prima volta non si scorda mai. Percorrere la scalinata che portava verso le cabine di commento e guardare verso la sterminata folla in basso che “assaliva” con grande passione l’autodromo di Silverstone e le cabine. Le contavo e pensavo “cavolo tocca a me” consapevole di quale privilegio avevo in quel momento. Beh, il cuore mi batteva a mille come quando da piccolo guardavo i GP insieme agli amici, Ognuno con un proprio idolo e il mio era Piquet, quello originale ovvio.  Il GP più intenso da raccontare è stato senza dubbio Brasile 2008”

In base alla tua esperienza, ci puoi raccontare una tua giornata tipo durante un weekend di gara?
“Dipende un po’ dai GP… Facciamo Australia: sveglia alle 4 più o meno perché il fuso ha il suo peso. Se riesco tiro fino alle 6 poi esco a correre un’oretta. Non è una cosa che faccio sempre ma a Melbourne merita perché è un modo per girare un po’ la città considerando che il resto del tempo lo passiamo in circuito. Rientro, doccia e colazione, poi via in autodromo. In genere si va in macchina, ma a Melbourne mi piace attraversare il parco, c’è un’atmosfera fantastica. A seconda delle giornate impostiamo il lavoro. Riunione di scaletta, incontro tecnico per condividere informazioni e poi su e giù per il paddock a raccogliere notizie o a fare PR. Il tutto alternato dalle dirette e dalle telecronache. In genere un piatto di pasta veloce come pranzo: poter usufruire della cucina Ferrari ti fa sentire a casa sempre. Verso le 20 si esce in genere dal circuito. Se proprio non si è cotti si va a mangiare, unico altro modo per vedere il mondo oltre ai circuiti che lo caratterizzano ;)

Se tu avessi la possibilità di aprire un 12mo team quali piloti, motore e personaggi chiave sceglieresti?
“Bella questa! Con i piloti attuali farei: aerodinamica Red Bull, motore Ferrari con Alonso, Hamilton e Raikkonen piloti (facendoli correre a rotazione 2 Gp e 1 riposa)… Altrimenti mi farei dare la monoposto da RedBull, il motore sempre da Ferrari ma farei una livrea SKY. Inoltre farei correre Giorgio Pantano, Luca Filippi e Davide Valsecchi: sempre a rotazione. In questo modo avremmo tre italiani, per di più gli unici per i quali fare bene in Gp2 non è stato uguale ad essere in Formula Uno. ”

Sei stato molto legato al mondo dello sci alpino: nel 1993 sei diventato maestro e allenatore federale di sci e nella tua carriera televisiva hai seguito la Coppa del Mondo, i mondiali e i Giochi Olimpici invernali. Dal 1998 hai iniziato ad occuparti anche di Formula Uno: ma come è nata la tua passione per il motorsport e quindi per la Formula 1?
“Diciamo che… anche grazie allo sport che ho praticato, ho sempre amato la velocità e con i compagni di squadra abbiamo sempre messo la freccia verso i kartodromi che trovavamo sulla strada per sfide cruenti all’ultima ruotata con polemiche che poi si chiudevano non appena riprendevamo la nostra strada ;) La passione per il Motorsport mi è entrata dentro fin da piccolo: è banale parlare di macchine da bambino, ma è così… poi ai tempi la Formula Uno aveva ampio spazio sulle letture da bambino come ad esempio Topolino ed erano tutti dipinti come eroi… e per me tali erano e tali sono oggi. Ricordo gli articoli di Giacomelli…La morte di Villeneuve è stato un trauma talmente forte che ancora adesso mi fa star male. Ma come è vero che gli eroi non muoiono, la realtà era diversa, dura da digerire a 11 anni. Poi tra di noi a scuola si parlava eccome di F1: e un po’ il nostro obiettivo è anche quello di riconquistare i più giovani… chissà magari scrivendo un articolo per Topolino…E poi la prima volta in circuito con papà è stata la mazzata. Non avevo ancora visto le macchine che il suono mi era già entrato dentro… Ho visto la stessa reazione nei mie figli la prima volta che li ho portati a Monza… è stato bello!”

Ultima domanda: te la senti di fare un pronostico secco? Chi saranno il campione del mondo piloti e il campione del mondo costruttori 2013?
“Secco è impossibile anche perché non sarei professionale… sembrerei di parte ed è l’ultima cosa che voglio..Mettiamola così: Vettel e RB perché nulla è cambiato praticamente dal regolamento 2012…Alonso e Ferrari perché è l’anno della ruota che gira dopo 2 volate…Button e McLaren perché si dice sia la miglior macchina…Hamilton e Mercedes perché mi piacciono le sfide diverse…Raikkonen e la Lotus perché sono un romantico.”

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